Può sembrare un titolo acchiappa clic, ed hai ragione a pensarlo.
Ma sai cosa ti dico. E’ successo realmente e ti racconto proprio come è andata.
Il cliente si chiama Stefano ed è il titolare di uno dei più grandi stabilimenti balneari del litorale del Poetto (parte di Cagliari).
Purtroppo le stagioni precedenti sono state un po’ deludenti ed avevano minato anche le recensioni online.
Piccola parentesi
Puntiamo il dito sulle recensioni online, perché ormai, per qualsiasi servizio, ancor più se legato al turismo o alla ristorazione, l’utente prima di prenotare, darà un’occhiata alle recensioni per farsi un’idea della serietà dell’azienda.
Adesso torniamo a Stefano.
Lo stabilimento, come detto prima è tra i più grandi del litorale cagliaritano, con ben 300 cabine prenotabili e oltre 1.000mq di spiaggia da utilizzare.
Stefano ci contatta perché vuole capire se possiamo aiutarlo.
Eravamo ai primi di maggio, ancora in piena emergenza COVID-19 ed ancora non si sapeva se gli stabilimenti balneari avrebbero riaperto.
Ti lascio immaginare quanto Stefano, nonostante ci avesse contattati, era scettico nell’affrontare un investimento pubblicitario.
Fino ad ora si era sempre servito dei soliti mezzi pubblicitari, come giornali locali, tv e volantini.
Ma negli ultimi anni, queste strategie pubblicitarie classiche non avevano funzionato granchè.
Tanto che, il suo obiettivo da ottenere con la pubblicità online non prevedeva di raggiungere numeri esaltanti.
Sarebbe stato più che altro un test.
BRIEFING INIZIALE
Nel primo briefing, con Stefano abbiamo ragionato ed individuato il suo target ideale. Cioè abbiamo capito quali sarebbero stati i clienti adatti alla sua struttura.
Ma non è stata una semplice ricerca basata su età o sesso, ma un’analisi più approfondita che avrebbe poi influenzato le immagini e i testi da utilizzare con i messaggi pubblicitari.
E’ fondamentale focalizzarsi su un target specifico. Perchè la convinzione che si possa vendere tutto a tutti, oggi ha poco senso.
Bisogna adattare i messaggi pubblicitari in base al target che si vuole intercettare.
DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA PUBBLICITARIA
Dopo aver individuato il target abbiamo ragionato su quale sarebbe stato lo strumento ideale per diffondere i messaggi pubblicitari.
Il nostro ragionamento iniziale è stato:
Escludiamo campagne su rete di ricerca su Google (PPC, cioè comprare le parole chiave), perché difficilmente un utente cerca su Google uno stabilimento balneare a fine maggio.
Neppure lontanamente.
Quindi?
Quindi dovevamo lavorare sul “desiderio”. Cioè risvegliare nell’utente, il desiderio di godersi delle splendide giornate al mare. Tutto questo, condito con il vantaggio di farlo nello Stabilimento Balneare di Stefano e poter godere di tutti i servizi accessori, senza altre preoccupazioni.
Come abbiamo fatto?
Abbiamo utilizzato la piattaforma di advertising Facebook per poter raggiungere il maggior numero di utenti, in qualunque momento della giornata.
Infatti, dall’analisi del nostro target, abbiamo capito che potevamo trovarlo proprio su Facebook (e Instagram) per stimolargli quel desiderio che ci siamo prefissati. Pensare alle giornate estive, in spiaggia, senza stress.
Abbiamo convinto Stefano e ci siamo stretti la mano con un…vediamo che fate
Bene. Ci piacciono le sfide.
Lo stabilimento balneare doveva essere ripristinato da zero dalla stagione passata.
Quindi Stefano si è messo a lavorare sodo, secondo il meticoloso protocollo imposto a seguito della pandemia.
Sui social, tramite la pubblicità a pagamento abbiamo iniziato a raccontare quello che stava succedendo, come Stefano sistemava ogni singolo angolo con rigorosa meticolosità.
Allo stesso tempo abbiamo utilizzato fotografie dell’anno precedente per iniziare a far venire voglia di passare le giornate al mare, come di lì a poco sarebbe successo per il gran caldo.
Nel frattempo abbiamo anche dato una sistemata al sito web, in modo da renderlo più presentabile e preparato una landing page che ci sarebbe servita per fare le prenotazioni online.
La landing page (o pagina di atterraggio) è una pagina che si costruisce ad hoc, che niente a che vedere con il sito web, ed ha lo scopo di focalizzare l’attenzione dell’utente solo ed esclusivamente sul prodotto o servizio che si vuole vendere, senza distrarlo in altro modo.
Il testo di questa pagina, normalmente viene creato sfruttando i principi del copywriting persuasivo, cioè utilizzando un linguaggio chiaro e comprensibile che va a ridurre al minimo tutti i dubbi che l’utente potrebbe incontrare durante il processo d’acquisto.
Nel nostro caso, la landing page, oltre alle prenotazioni, ci è servita per presentare lo stabilimento in modo professionale evitando le classiche frasi di rito: azienda leader nel settore da oltre 50 anni…ecc, ecc
Che sono belle frasi per curare l’autostima del titolare ma che servono praticamente a ZERO se si vuole convincere un utente ad acquistare un nostro prodotto o servizio.
Le prime campagne pubblicitarie, come detto prima, erano finalizzate ad aumentare il desiderio, stimolando il contatto con la pagina Facebook tramite commenti o messaggi privati.
Stefano è stato inondato letteralmente dai messaggi privati, email e whatsapp che gli chiedevano info aggiuntive sullo stabilimento e molti volevano già prenotare per la stagione estiva.
Nel frattempo Stefano riammodernava tutto lo stabilimento dandogli quel tocco di “freschezza” utile per renderlo più accattivante e irresistibile a chi lo visitava.
Questo è andato avanti per circa 30 giorni, fino ai primi di giugno.
Cos’è successo ai primi di giugno?
E’ successo quello che Stefano neppure immaginava.
Il suo obiettivo è stato raggiunto ed anche ampiamente superato. Aveva una marea di cabine prenotate.
Ma non ci siamo fermati qui.
A metà giugno Stefano ha avviato il servizio ristorante con una cuoca professionista.
Non voleva fare pasti veloci, self-service e facilmente contestabili.
Un servizio ristorante, nella terrazza vista mare con piatti freschi di tutto rispetto, con menù giornaliero in base alle materie prime che la cuoca trovava al mercato.
A questo punto il budget pubblicitario è stato diviso in due.
Se fino al giorno prima, era tutto utilizzato per la prenotazione delle cabine e degli ombreggi, adesso il 50% è stato destinato alla promozione del servizio ristorante, aperto anche a chi, da esterno, voleva passare un’oretta, pranzando in spiaggia.
Anche in questo caso, stimolando il desiderio negli utenti, pubblicando foto professionali ed invitanti dei piatti, in una location sicuramente invidiabile (terrazza vista mare), hanno fatto sì che le prenotazioni arrivassero.
Avremmo potuto finire qui, ma Stefano è un ragazzo vulcanico e, come si dice, l’appetito vien mangiando. I risultati che stava ottenendo l’hanno aiutato a far galoppare ancor di più la fantasia.
La sera, alle 20.00 lo stabilimento chiude.
Perché, allora, una volta a settimana, in spiaggia, con il relativo distanziamento ed a numero chiuso, non possiamo organizzare una serata spritz?
Detto fatto.
Serata spritz a numero chiuso (max 70 persone).
Vuoi sapere che è successo?
Fino ad ora che scriviamo, due serate organizzate e due serate in SOLD OUT.
Siamo felici di aver contribuito a far conoscere lo stabilimento balneare a tante persone che non lo conoscevano e ne hanno apprezzato la professionalità.
Ma soprattutto siamo felici di aver reso felice Stefano 🙂
NOTE TECNICHE:
In questo caso la strategia migliore è stata utilizzare la piattaforma Facebook, ma non è sempre così.
Ogni situazione deve essere analizzata, ed in base agli obiettivi che si vuole raggiungere potrebbe essere più performante utilizzare altre piattaforme di advertising, come Google Ads (rete search o display).
In altri casi la strategia potrebbe essere integrata con email marketing o l’utilizzo del bot di messenger per automatizzare alcuni processi.
L’importante è non decidere a priori cosa si deve fare, ma far nascere la strategia sulla base di obiettivi concreti che si vogliono ottenere ed in base al budget da investire.
Solo dopo questa analisi preventiva si può capire quale strumento è più adatto.
E’ importante ricordare che dietro una qualsiasi strategia pubblicitaria, prima di tutto ci devono essere ragionamenti concreti ed è quindi necessario usare prima di tutto il cervello.
A volte ci si riesce subito a volte ci vuole più tempo.
Una cosa ci sentiamo di consigliare: se credi che facendo un po’ di pubblicità su Facebook, organizzata in fretta e furia, si possa riempire un negozio, purtroppo devo dirti che non funziona così e sicuramente è il modo migliore per buttare i tuoi soldi.
Per ottenere risultati concreti ci vuole tempo, ma soprattutto ogni livello aziendale deve essere a conoscenza dei passaggi e delle risposte che si dovranno dare agli utenti.
Solo il dialogo continuo e costante, tra chi cura la strategia pubblicitaria e l’azienda cliente , può portare a numeri interessanti.
Questo può succedere in 15 giorno come in 3 mesi. Cambia da settore a settore.
Per concludere vorremmo fare alcune precisazioni utili a chi vorrà contattarci.
La strategia ha funzionato alla grande per due semplicissimi motivi:
Stefano è stato un grande imprenditore perché ha rivoluzionato il suo stabilimento, avendo il coraggio, in questo periodo, di investire per miglioralo.
Ma soprattutto è stato in prima linea a rispondere a tutti gli utenti che gli facevano domande a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Non per santificarlo, ma per farti capire che se uno decide di esporsi con la pubblicità, se non crea un sistema in grado di rispondere agli utenti, in modo sensato ed in tempi ragionevoli, qualsiasi strategia pubblicitaria fallisce.
Il tempismo. Fare pubblicità quando l’utente non è ricettivo (perché fuori stagione) non ha senso. Noi abbiamo intercettato l’esigenza, e nel periodo giusto siamo riusciti a comunicare quello che l’utente voleva vedere e sentire in quel momento.
Se ti è piaciuto questo articolo e sei interessato a ragionare su una concreta strategia pubblicitaria per la tua azienda, sentiamoci.
P.S.: descrivimi dettagliatamente la tua esigenza in modo che possa già farmi un’idea del motivo per cui mi stai contattando.
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